Per informazioni, “Il sole contro. La strage di Reggio Emilia è un fatto di sangue avvenuto il 7 luglio 1960 nel corso di una manifestazione sindacale durante la quale cinque operai reggiani, i cosiddetti morti di Reggio Emilia, Lauro Farioli, Ovidio Franchi, Emilio Reverberi, Marino Serri e Afro Tondelli, tutti iscritti al PCI, furono uccisi dalle forze dell'ordine. 6, par. Il Titolare del trattamento è Editrice Consumatori Società Cooperativa, 40127 Bologna (BO), viale Aldo Moro, 16, indirizzo e-mail: privacy@consumatori.coop.it, Per visualizzare l’informativa integrale sul trattamento dei dati personali relativa al sito web www.consumatori.e-coop.it clicca qui. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice. Strage di Bologna del #2agosto1980, anche la Regione Emilia-Romagna alla prima udienza del nuovo processo sui mandanti: "Passo avanti verso la piena verità". GDPR). I dati personali dell’utente saranno trattati esclusivamente dal personale e dai collaboratori di Editrice Consumatori Società Cooperativa, da altri soggetti espressamente nominati come Responsabili del trattamento o da altri soggetti legittimati ad accedervi in forza di disposizioni di legge, regolamenti, normative comunitarie, all’autorità giudiziaria. La strage di Reggio Emilia è un fatto di sangue avvenuto il 7 luglio 1960 nel corso di una manifestazione sindacale durante la quale cinque operai reggiani, i cosiddetti morti di Reggio Emilia, Lauro Farioli, Ovidio Franchi, Emilio Reverberi, Marino Serri, Afro Tondelli, tutti iscritti al PCIstrage di Reggio Emilia è un fatto di sangue avvenuto il 7 Quel giorno erano in piazza insieme a protestare contro il . Bologna ha avuto pi Le forze dell’ordine iniziarono a sparare uccidendo 5 operai, tutti iscritti al PCI: Lauro Farioli (22 anni), Ovidio Franchi (19 anni), Marino Serri (41 anni), Afro Tondelli (36 anni), Emilio Reverberi (39 anni). Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Oltre ai cinque morti si contarono 21 feriti da arma da fuoco: sedici ricoverati in ospedale con prognosi di varia durata, cinque medicati e dimessi. Respinte dalla disperata resistenza dei manifestanti, le forze dell'ordine impugnarono le armi da fuoco e cominciarono a sparare ad altezza d'uomo. La strage di Reggio Emilia avvenne il 7 luglio 1960 durante una manifestazione sindacale nel centro della città, dove le forze dell'ordine uccisero cinque civili inermi, tutti operai iscritti al PCI: Lauro Farioli, Ovidio Franchi, Emilio Reverberi, Marino Serri e Afro Tondelli, poi detti “i morti di Reggio Emilia”. Con la vicepresidente Elly Schlein: "Da. "È destinato… REGGIO EMILIA - La nostra provincia è quella con più malati in rapporto agli ospiti (1.147, ovvero il 35%) e con più decessi (219, ovvero il 6,7%) in Regione per quel che riguarda le strutture residenziali per anziani e disabili. L'allora Presidente del Consiglio, Fernando Tambroni, diede libertà di aprire il fuoco in "situazioni di emergenza" e alla fine di quelle settimane drammatiche si contarono undici morti e centinaia di feriti. Cinque persone rimasero uccise, sul posto o spirando poco dopo in ospedale: Furono sparati 182 colpi di mitra, 14 di moschetto e 39 di pistola, e una guardia di PS dichiarò di aver perduto 7 colpi di pistola. REGGIO EMILIA - Florentina, la vedova di Arjan Demcolli aveva commentato mesi fa ai microfoni di Tg Reggio la decisione della Cassazione che stabiliva, una volta per tutte, che lo Stato avrebbe dovuto risarcire la famiglia, o meglio i superstiti di quella famiglia, per quello che avevano subito. La strage di Reggio Emilia è un fatto di sangue avvenuto il 7 luglio 1960 nel corso di una manifestazione sindacale durante la quale cinque operai reggiani, i cosiddetti morti di Reggio Emilia, Lauro Farioli, Ovidio Franchi, Emilio Reverberi, Marino Serri e Afro Tondelli, tutti iscritti al PCI, furono uccisi dalle forze dellordine. Sorpresi e incalzati dai caroselli delle camionette, dai getti d'acqua e dai lacrimogeni, gli scioperanti cercarono rifugio nel vicino isolato San Rocco, tentando di proteggersi dietro ogni sorta di oggetto trovato, seggiole, assi di legno, tavoli dei bar e rispondendo alle cariche con lancio di oggetti. Strage di Reggio Emilia, la commemorazione 60 anni dopo: "Quel giorno lo Stato sparò a se stesso. Il 13 luglio davanti al teatro Valli di Reggio in prima assoluta "For the living" di Cristina Zavalloni e Jan Bang La violenza di un pazzo che, dopo aver […] 25 del Codice di Procedura Civile, nel 1969 decise ritenendo la responsabilità civile del Ministero, che presentò vari ricorsi, ma nel dicembre 1978 fu definitivamente condannato a pagare 178 milioni di lire di risarcimento ai parenti in quanto responsabile di aver cagionato la morte delle vittime. Strage di Reggio Emilia, un documentario ricostruisce i fatti. Reggio Emilia”. Il Tribunale di Bologna, territorialmente competente ex art. L'Amministrazione comunale organizzò pubbliche esequie, e la camera ardente fu allestita nell'altrio del teatro Municipale, cioè a pochi metri da dove gli operai vennero uccisi, e al funerale, in forma civile e unico per le cinque vittime, parteciparono 150.000 persone, fra le quali molti esponenti politici: oltre a Palmiro Togliatti, segretario generale del PCI, altri parlamentari di vari partiti e padri costituenti come Nilde Iotti e Ferruccio Parri. Successivamente gli eredi di Afro Tondelli e Lauro Farioli convennero in giudizio il Ministero dell'Interno per il risarcimento dei danni. La strage di Reggio Emilia è un fatto di sangue avvenuto il 7 luglio 1960 nel corso di una manifestazione sindacale durante la quale cinque operai reggiani, i cosiddetti morti di Reggio Emilia, Lauro Farioli, Ovidio Franchi, Emilio Reverberi, Marino Serri e Afro Tondelli, tutti iscritti al PCI, furono uccisi dalle forze dell'ordine.. Contesto storico La Confederazione compra 150'000 dosi di vaccino a vettore virale Johnson & Johnson. Nel corso della giornata vennero inoltre effettuati 23 arresti, e decine di persone furono denunciate. b, GPDR, esecuzione di un contratto di cui l’Utente è parte o esecuzione di misure precontrattuali adottate su richiesta dello stesso). «Compagno Ovidio Franchi, compagno Afro Tondelli, e voi Marino Serri, Reverberi e Farioli Settimanale che decise di pubblicare quella registrazione incididendola su disco, definito da Pier Paolo Pasolini « il più terribile - e anche profondamente bello - che abbia mai sentito. Lo ha annunciato in prima battuta su Twitter il capo del Dipartimento dell'interno Alain Berset. Comunità ebraica di Reggio Emilia Le prime notizie di ebrei insediatisi nella città di Reggio sono del 1413, quando il Comune, sotto la signoria estense, invitò una piccola colonia ebraica a trasferirsi in città allo scopo di "tenere banco" e porre rimedio alle "mordaci usure" pr . L'altro ferito, mentre cercava di soccorrere il caduto, venne raggiunto da una raffica di mitra sparata sempre dallo stesso poliziotto... »[6], Della sparatoria esiste anche una straordinaria quanto casuale documentazione sonora, incisa da un commesso che aveva portato in negozio un magnetofono per registrare il comizio sindacale: 35 minuti di grida, spari, sirene di ambulanze e di polizia, « agghiacciante sparatoria, non una guerra, ma una fredda carneficina » scrisse Maria Antonietta Macciocchi, direttrice del settimanale Vie Nuove. Alle 16,45 del 7 luglio 350 poliziotti caricarono 300 operai delle Officine Meccaniche Reggiane che stavano cantando canzoni di protesta davanti al Monumento ai Caduti in modo pacifico. I campi obbligatori sono contrassegnati *. Per la quinta vittima, Afro Tondelli, fu invece imputato d'omicidio volontario l'agente Orlando Celani: è il poliziotto fotografato[8] mentre, « con il ginocchio destro a terra in posizione di tiro punta la propria arma »,[9] ad altezza d'uomo prendendo la mira verso il punto in cui Tondelli cadde poi colpito a morte, nei giardini pubblici. 7 luglio 1960. Si era portato il magnet. Apposite istanze possono essere presentate contattando Editrice Consumatori Società Cooperativa ai recapiti quivi indicati. Un gruppo di circa 300 operai delle Officine Meccaniche Reggiane decise quindi di raccogliersi davanti al monumento ai Caduti, cantando canzoni di lotta.[2]. Reggio Emilia, Coop vince il super premio per l’eco-design degli imballaggi, Tre giorni di impegno per i giovani di Coop, “Mille miliardi di alberi in risposta al riscaldamento globale”, Le 20 regole per fare una spesa sicura e limitare il contagio, Impara qual è la porzione giusta e mangerai meglio. Tambroni aveva dato libertà di aprire il fuoco “in situazioni d’emergenza” con la conseguenza che nelle settimane precedenti c’erano stati undici morti e centinaia di feriti nel corso di manifestazioni popolari. Video notizie: Strage di Reggio Emilia, la commemorazione 60 anni dopo: "Quel giorno lo Stato sparò a se stesso" - pubblicato il 07/07/2020 (GMT) da Il Fatto Alla fine risultarono crivellati tutti gli edifici che danno sulle due piazze attigue (in pratica un'unica area a “L” all’epoca denominata “piazza della Libertà” nel lato lungo, e “piazza Cavour” nel corto), così come molte vetrine di negozi. Ben 17 milioni di euro per interventi su strade e ponti della Provincia di Reggio Emilia. REGGIO EMILIA - La tragedia dei migranti di Lampedusa, dove in centinaia sono morti a seguito dell'incendio di un barcone della speranza su cui viaggiavano quasi 500 persone, ha suscitato commozione e rabbia anche a Reggio Emilia. Proprio per questo bisogna ricordare i morti di quel giorno, portarne avanti la memoria, chiedendo che giustizia sia fatta e vengano riconosciuti i colpevoli. Secondo alcune testimonianze, invece, gli spari iniziarono prima di qualsiasi gesto offensivo da parte dei manifestanti. 20 relazioni. Strage di Reggio Emilia, la commemorazione 60 anni dopo: "Quel giorno lo Stato sparò a se stesso Il Fatto Quotidiano Attraverso le voci dei presenti in piazza quel giorno, degli avvocati, dei famigliari e di alcune immagini inedite, un documentario tenta, oggi, una ricostruzione della strage. 1, lett. 77, GDPR), o di adire le opportune sedi giudiziarie (art. Do il mio consenso affinché un cookie salvi i miei dati (nome, email, sito web) per il prossimo commento. Alle 16.45 una carica di un reparto di 350 poliziotti, al comando del vicequestore Giulio Cafari Panico, investì la manifestazione pacifica. di Laura Tussi e Fabrizio Cracolici. 79, GDPR). 7 luglio 1960. Due anni dopo la Corte d'Assise d'Appello riformò la sentenza assolvendo Celani con formula piena. Le reazioni d'indignazione furono molteplici e la tensione in tutto il paese provocò una grande mobilitazione popolare. Strage_di_Reggio_Emilia - Enhanced Wiki. Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. [5] Fra le forze dell'ordine ci furono cinque contusi. I dati personali forniti dall’utente saranno utilizzati con strumenti informatici e telematici al fine di fornire il servizio richiesto e, per tale ragione, saranno conservati esclusivamente per il periodo in cui l’articolo selezionato sarà pubblicato sul sito web. "Vogliamo un nuovo processo per la strage di Reggio Emilia, ma ho l'impressione che manchi la volontà politica". Bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki, Gli applausi e le ovazioni per Valentino Rossi, Raimondo D’Inzeo, leggenda dell’equitazione, Vittorio De Sica, impareggiabile attore e regista. A 56 anni di distanza, infatti, la strage è ancora impunita. Il 7 luglio 1960 a Reggio Emilia durante una manifestazione sindacale cinque operai vennero uccisi dalle forze dell’ordine. La strage del 7 luglio è citata inoltra nel film Don Camillo monsignore... ma non troppo, nel romanzo di Paolo Nori Noi la farem vendetta (2006), nella canzone Bufera del gruppo Giardini di Mirò (2010) e in Piccola Storia Ultras del gruppo musicale reggiano Offlaga Disco Pax (2012). Nessun colpevole? Per il resto non c'e' molto da dire. Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. «Compagno Ovidio Franchi, compagno Afro Tondelli,e voi Marino Serri, Reverberi e Farioli dovremo tutti quanti aver d'ora in avantiVoialtri al nostro fianco per non sentirci soli». In questi giorni ricorre l’anniversario della strage di Reggio Emilia e il documentario “Il sole contro”, per la regia di Giuliano Bugani, ne ricostruisce con dettaglio le dinamiche. Silvano Franchi è il fratello di Ovidio, uno dei cinque operai assassinati dalle forze dell'ordine il 7 luglio 1960 a Reggio Emilia durante una manifestazione organizzata dalla Camera del Lavoro e dalla sinistra. La sentenza venne pronunciata tre anni dopo, il 14 luglio 1964: i manifestanti vennero tutti scagionati, per non aver commesso il fatto o per insufficienza di prove o per sopraggiunta amnistia; il vicequestore fu assolto con formula piena, per non aver commesso il fatto, mentre l'agente venne assolto con formula dubitativa. Anche i carabinieri, al comando del tenente colonnello Giudici, parteciparono alla carica entrando in piazza dal lato opposto. La strage di Reggio Emilia avvenne il 7 luglio 1960 durante una manifestazione sindacale nel centro della città, dove le forze dell'ordine uccisero cinque civili inermi, tutti operai iscritti al PCI: Lauro Farioli, Ovidio Franchi, Emilio Reverberi, Marino Serri e Afro Tondelli, poi detti "i morti di Reggio Emilia". I fatti sanguinosi risalgono al 7 Luglio 1960, quando la Polizia di Stato, guidata da Mario Scelba, uccise cinque manifestanti durante lo sciopero generale della CGIL contro il governo DC-MSI presieduto da Fernando Tambroni. 15 e ss. Il progetto nasce con la volontà di dare più ampio ampio respiro ai fatti del 7 Luglio che, nella loro tragica unicità, hanno segnato un momento cruciale nella vita di questo paese. Queste drammatiche conseguenze avrebbero costretto alle dimissioni il governo Tambroni. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 19 ago 2021 alle 00:13. E' il Piano delle opere pubbliche 2019 che il presidente della Provincia, Giorgio ZanniGiorgio Zanni La sera del 6 luglio la Camera Confederale del Lavoro di Reggio proclamò per l'indomani, giovedì 7, uno sciopero generale provinciale dalle 12 alle 24 « in seguito ai gravi fatti avvenuti a Licata e a Roma ». L’utente ha il diritto di ottenere da Editrice Consumatori Società Cooperativa, nei casi previsti, l'accesso ai dati personali e la rettifica o la cancellazione degli stessi o la limitazione del trattamento che li riguarda o di opporsi al trattamento (artt. La strage fu l'apice di un periodo di alta tensione in tutta l'Italia, in cui avvennero scontri con la polizia. Il sole contro. La strage fu l'apice di un periodo di alta tensione in tutta l'Italia, in cui avvennero scontri con la polizia.I fatti scatenanti furono la formazione del governo Tambroni, monocolore democristiano con il determinante appoggio esterno del MSI, e l'avallo della scelta di Genova (città partigiana, già medaglia d'oro della Resistenza) come sede del congresso del partito missino. Ogni anno, dal 1961, la città di Reggio con una cerimonia pubblica commemora i morti del 7 luglio 1960 nella piazza a loro intitolata. [4] A 56 anni di distanza nessuno ha pagato per l'uccisione di cinque manifestanti durante uno sciopero generale contro il governo Tambroni. Nell'immediatezza dei fatti, il cantautore Fausto Amodei scrisse una canzone tuttora celebre, Per i morti di Reggio Emilia, che vanta interpretazioni memorabili come quelle di Milva e Maria Carta fra le altre. La base giuridica di tale trattamento è connessa alla volontà dell’utente di lasciare un suo commento ad un articolo selezionato ed esplicitare pubblicamente le proprie opinioni (v. art. Attraverso le voci dei presenti in piazza quel giorno, degli avvocati difensori, dei famigliari delle vittime e di alcune immagini inedite, questo documentario opera una ricostruzione della strage e una riflessione sull’accaduto. Il contenuto è disponibile in base alla licenza, dal volantino della CCdL di Reggio Emilia, Blog | 7 luglio 1960: dopo 53 anni facciamo chiarezza sui morti di Reggio, era magazziniere in una fabbrica di legname (pag. L’indignazione per tale scelta, avallata dall’allora Presidente del Consiglio Fernando Tambroni, espressione di un governo monocolore democristiano appoggiato all’esterno dal partito missino, aveva mobilitato nei giorni precedenti una vasta massa di lavoratori e studenti. "Vogliamo un nuovo processo per la strage di Reggio Emilia, ma ho l'impressione che manchi la volontà politica".Silvano Franchi è il fratello di Ovidio, uno dei cinque operai assassinati dalle forze dell'ordine il 7 luglio 1960 a Reggio Emilia durante una manifestazione organizzata dalla Camera del Lavoro e dalla sinistra. 61° ANNIVERSARIO DELLA STRAGE DI REGGIO EMILIA Oggi il Presidente Giorgio Zanni ha visitato prima il Cimitero monumentale per un omaggio alle tombe dei. I fatti scatenanti furono la formazione del governo Tambroni, monocolore democristiano con il determinante appoggio esterno del MSI, e l'avallo della scelta di Genova (città partigiana, medaglia d'oro della Resistenza) come sede del congresso del partito missino. Per i fatti di quel pomeriggio si tennero due processi: uno penale, sottratto al giudice naturale per legittima suspicione e celebrato avanti la Corte d'Assise di Milano; e uno civile, intentato dai familiari delle vittime contro il Ministero dell'Interno. I “martiri del 7 luglio” riposano nel cimitero monumentale cittadino, in cinque loculi vicini. E molti chiedono che si cerchi di porre fine a queste continue stragi nel Mediterraneo: "Occorre garantire a chi fugge […] Il 7 luglio 1960 a Reggio Emilia durante una manifestazione sindacale cinque operai vennero uccisi dalle forze dell'ordine. Nel 2010 la piazza venne interessata da una radicale riqualificazione e nei punti dove gli operai vennero colpiti a morte sono state poste piccole targhe con il nome del caduto e la data 7 luglio 1960; inoltre, sul lato dell'isolato San Rocco, sono stati piantati cinque platani, uno per ogni manifestante ucciso.[10]. Il 7 luglio 1960, nel corso di una manifestazione sindacale, cinque operai reggiani, i cosiddetti morti di Reggio Emilia, Lauro Farioli (operaio), Ovidio Franchi (operaio), Emilio Reverberi (operaio, partigiano nella 144ª Brigata Garibaldi, era commissario politico nel . [1] Era previsto un comizio nella centrale Sala Verdi (ridotto del teatro Ariosto) perché la Prefettura lo aveva proibìto all'aperto, negando anche la possibilità di usare altoparlanti per diffondere all'esterno, su piazza della Libertà (oggi piazza della Vittoria), quello autorizzato. Si accertò che nell’occasione furono sparati 182 colpi di mitra, 14 di moschetto e 39 di pistola ma i processi che seguirono assolsero agenti e vice questore. Annibale Paloscia, "Al tempo di Tambroni", Milano, Mursia, 2010. Dopo questi orribili fatti il governo Tambroni si dimise . Guido Fanti, Gian Carlo Ferri, Cronache dall'Emilia rossa: l'impossibile riformismo del PCI, Edizioni Pendragon, Bologna, 2001, pag.76, dalla denuncia di Bruno Tondelli per l'omicidio del fratello Afro, Riqualificazione di piazza Martiri del 7 luglio – Inizia la piantumazione dei cinque platani monumentali, I morti di Reggio Emilia e i morti del luglio 1960 su reti invisibili, https://it.wikidark.org/w/index.php?title=Strage_di_Reggio_Emilia&oldid=122538128, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo, Repressione delle rivolte contro il congresso dell'.
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